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ACQUA: non sempre è uguale!

Abbiamo già detto e ridetto quanto l’acqua sia essenziale per il nostro organismo, e che quindi tra tutte le possibilità di assumere liquidi, è proprio quest’ultima a rappresentare la scelta migliore! Tuttavia l’acqua non è tutta uguale e ne esistono diversi tipi che possono rivelarsi più o meno adatti in base alle nostre esigenze.

Innanzitutto dobbiamo dire che le acque si definiscono minerali quando vengono riconosciute come tali dal Ministero della Sanità, in seguito a precise analisi chimico-fisiche e microbiologiche su composizione, purezza e qualità che ne determinano le caratteristiche salienti. Quindi, premesso che tutte le acque potabili contengono sali, la legge considera “minerali” quelle che originando da una falda sotterranea, hanno caratteristiche igieniche particolari (microbiologicamente pure) e proprietà favorevoli alla salute.

In Italia sono attualmente commercializzate circa 260 tipi diversi di acque minerali in bottiglia, che differiscono per caratteristiche organolettiche e nutrizionali particolari.

Quale scegliere?

Teniamo presente che per acqua naturale non si intende acqua senza bollicine, ma che tutte le acque sono naturali in quanto vengono imbottigliate così come sgorgano dalla sorgente senza subire alcun tipo di trattamento chimico siano queste lisce, gassate o effervescenti! Inoltre sfatiamo il mito dell’acqua gassata: Le bollicine le danno un sapore gradevole e sembrano dissetare di più, in realtà l’acqua disseta tutta allo stesso modo! L’acqua gassata poi non ha controindicazioni reali, anzi facilità la digestione e aumenta il senso di sazietà, provocando la dilatazione dello stomaco e solamente in casi reali di problemi di aerofagia e gonfiori addominali dovrebbe essere evitata.

Definiamo il Residuo fisso:

Un parametro che possiamo considerare nella scelta della tipologia di acqua è il "residuo fisso a 180°C" che ci dà una stima del contenuto in sali minerali. Questo parametro si esprime in mg/L e quindi più questo valore è elevato e più sono i sali minerali disciolti in un litro di acqua. Sulla base di questo parametro possiamo classificare le acque minerali in quattro categorie:

  • MINIMAMENTE MINERALIZZATA: presenta un residuo fisso non superiore a 50 mg/ L, è un acqua adatta a favorire la diuresi. È indicata nei casi di ipertensione e per la prevenzione della calcolosi renale oltre che per l’alimentazione dei neonati.
  • OLIGOMINERALE: con un residuo fisso inferiore a 500 mg/L. Anche in questo caso è ottimale per la prevenzione della calcolosi e per le proprietà diuretiche.
  • MINERALIZZATA: presenta un residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/ L e il quantitativo di Sali minerali la rende adatta agli sportivi per poter reintegrare sia i liquidi che i minerali persi con la sudorazione.
  • RICCHE DI SALI MINERALI: con un residuo fisso superiore ai 1500 mg/ L per cui è consigliato l’utilizzo solamente in seguito ad un consulto con il proprio medico in quanto si tratta di acque considerate terapeutiche e nella maggior parte dei casi vendute in farmacia.

Come abbiamo già specificato in un altro articolo, i minerali sono micronutrienti essenziali per il nostro corpo! Le acque che acquistiamo presentano contenuti differenti di minerali a seconda della fonte di provenienza e proprio quest’ultima conferisce alle varie tipologie di acque le diverse proprietà!

Vediamone alcune:

Le acque bicarbonate hanno un tenore di bicarbonato maggiore a 600 mg/L e sono utili per favorire i processi digestivi o a tamponare l’acidità gastrica. Inoltre questo tipo di acqua è adatta agli sportivi perché in grado di tamponare l’acido lattico prodotto durante l’attività fisica;

Le acque solfate presentano un contenuto di solfati maggiore a 200 mg/L e possono essere utili nella cura della stipsi. Questo tipo di acqua è però sconsigliabile durante la crescita e nel periodo postmenopausa, perché possono interferire con l'assorbimento del calcio favorendone l'escrezione;

Le acque calciche con un contenuto di calcio superiore a 150mg/L rappresentano una fonte ottimale di questo minerale e risultano indicate nella prevenzione e trattamento dell’osteoporosi.

Le acque fluorate (in cui il fluoro è maggiore a 1 mg/L) sono utili nella prevenzione della carie dentale, ma devono essere utilizzate con attenzione nei bambini, perché l’assunzione eccessiva del minerale può causare danni all’organismo;

Le acque sodiche hanno invece un contenuto di sodio superiore a 200 mg/L e, influenzando positivamente l’eccitabilità neuromuscolare, sono indicate per gli sportivi e in particolare nei mesi estivi quando, con la sudorazione, aumenta la perdita di questo minerale. Ovviamente sono controindicate per chi soffre di ipertensione arteriosa.

In questo articolo abbiamo scelto di trattare le acque più comuni e più utilizzate dalla popolazione in generale ma oltre a queste ne esistono molte altre tipologie in relazione al contenuto di minerali, che in alcuni casi possono essere presenti anche in diverse combinazioni, rendendole ancora più specifiche per certe casistiche!

Quindi la prossima volta che vai al supermercato dai un’occhiata all’etichetta prima di scegliere l’acqua!!

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