Coloranti Alimentari: scopri cosa colora i tuoi cibi preferiti!

Coloranti Alimentari: scopri cosa colora i tuoi cibi preferiti!

Si dice che “anche l’occhio vuole la sua parte”, ecco perché quando prepariamo qualcosa o quando scegliamo un cibo spesso ci affidiamo soprattutto, oltre che al profumo, all’aspetto con cui l’alimento ci viene presentato! Un bel piatto con colori sgargianti sicuramente attirerà la nostra attenzione più di una pietanza grigina o dal colore tenue; ma se abbiamo detto che anche l’occhio vuole la sua parte.. bè bisogna considerare che “spesso l’abito non fa il monaco!!” e la torta arcobaleno al banco del supermercato che tanto ci ispirava, forse non è così salutare quanto bella!!

Cosa sono i coloranti per alimenti?

Un colorante alimentare è un composto chimico che può essere usato per cambiare il colore di un alimento e per questa sua proprietà viene classificato come additivo alimentare. I coloranti non sono uno strumento tecnologico necessario al cibo, ma vengono utilizzati perché il colore è un elemento fondamentale nella scelta e nel giudizio del cibo!

A livello legislativo gli additivi alimentari sono definiti come “sostanze prive di valore nutritivo o impiegate a scopo non nutritivo che si aggiungono.. ...per conservare nel tempo le caratteristiche chimiche, fisiche o fisico-chimiche, per evitarne l’alterazione spontanea o per esaltarne particolari caratteristiche di aspetto, sapore, odore o consistenza”.

Il Regolamento (CE) n. 1333/2008 stabilisce che un colorante può essere autorizzato per uso alimentare se soddisfa le condizioni generali fissate per tutti gli additivi alimentari oltre ad alcune specifiche previste per questa categoria, come l’impiego consentito se “sulla base dei dati scientifici disponibili, non pone problemi di sicurezza per la salute dei consumatori” e se “non induce in errore i consumatori”. Secondo il Regolamento tutti gli additivi alimentari devono essere sottoposti ad una valutazione di sicurezza da parte dell’EFSA che può autorizzarne l’uso e revisiona periodicamente la dose giornaliera accettabile (DGA).

In quanto additivi alimentari tutti i coloranti, naturali o di sintesi, sono contrassegnati da un codice a 3 cifre (tra 100 e 199) preceduto dalla lettera E, sistema di codificazione che ritroviamo sulle etichette degli alimenti che li contengono.

Le alternative artificiali dei coloranti alimentari sono molto più economiche, chimicamente stabili, uniformi nella tinta e sempre disponibili in grandi quantità e questo ha fatto si che l’industria alimentare non potesse farne a meno per migliorare l’aspetto di alimenti incolore o che lo hanno perso durante il processo di produzione.

Nonostante i vantaggi tecnologici, sono diverse le evidenze scientifiche a supporto di una potenziale correlazione tra l’ingestione di alcuni coloranti sintetici e lo sviluppo di allergie, tumori e iperattività nei bambini: proprio per questo motivo si sta cercando di ideare nuove formulazioni alimentari che vadano a sostituire i coloranti sintetici con coloranti naturali.

I coloranti alimentari naturali sono composti estratti da fonti biologiche come piante, alghe, insetti, funghi ed animali; gli additivi con codice da E100 a E163 sono coloranti naturali organici e possono essere utilizzati sia per colorare la superficie esterna sia quella interna (massa) dell’alimento. I coloranti naturali con codice da E170 a E180 sono invece coloranti inorganici, ossia di origine minerale utilizzabili esclusivamente per la colorazione della superficie esterna dell’alimento!

Ecco alcuni esempi di coloranti naturali che non solo possono dare un bel colore ai nostri alimenti ma presentano proprietà bioattive benefiche per la salute!

  • Rosso: Betalaine (E162): pigmenti idrosolubili di colore rosso estratti dal succo di barbabietola rossa e rimangono stabili in un ampio range di pH; Malvidina (E163): antocianina di colore rosso abbondante nelle ciliegie. Meno stabile al pH rispetto alla betalaina, il colore può variare dal rosso al blu a seconda del pH dell’alimento. Questi due pigmenti sono condividono proprietà antiossidanti, anticancro e antimicrobiche riscontrate sia in vitro sia in vivo.
  • Giallo-arancio: Luteina (E161b): è un carotenoide e viene estratta dai petali di calendula, dona una colorazione gialla all’allimento; β-carotene (E160a): pigmenti estratti dalle carote, sono responsabili della colorazione arancione degli alimenti che lo contengono o in cui vengono aggiunti. ll β-carotene viene convertito a livello epatico in vitamina A e il suo consumo a lungo termine, così come di luteina, è associato ad un miglioramento delle performance cognitive in anziani e del grado di attenzione nei giovani.
  • Blu: La Ficocianina è una proteina di colore blu estratta dall’alga filamentosa Spirulina, unico colorante blu permesso in Europa. Le ficocianine sono rinomate per il loro potenziale antiossidante, in particolare, sembrano utili per combattere i radicali liberi, contrastare l'ossidazione dei lipidi nel fegato e con un'azione antinfiammatoria agendo in modo simile ai farmaci antinfiammatori non steroidei (i Fans).
  • Verde: Clorofilline (E 140): si estraggono da Erba medica, ortica, scarti di olive e cetrioli. Possono assumere sfumature giallo-verdi e presentano un atomo di Mg2+ al centro della molecola che rende la molecola instabile e ne fa assumere irreversibilmente una sgradevole colorazione marrone, per questo la sostituzione del Mg2+ con il Cu2+ , clorofilline di rame (E141) rappresenta una soluzione per ottenere una colorazione verde-blu intensa e stabile.

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