Vitamina B12: dove, come, quando e... perchè?

Vitamina B12: dove, come, quando e... perchè?

Abbiamo parlato di dieta vegetariana e dieta vegana e abbiamo visto come in entrambi i casi sia necessario abbinare a questo tipo di diete l’integrazione di alcune vitamine come la vitamina D e la vitamina B12, difficili da assumere per chi sceglie di non consumare alimenti di origine animale. Vediamo insieme perché!

La vitamina B12 è stata isolata e cristallizzata nel 1948, anche se ad oggi sono ancora numerosi gli studi volti a scoprirne nel dettaglio le proprietà chimiche e soprattutto gli effetti sul nostro organismo.  La vitamina B12, chiamata anche cobalamina, rientra nella categoria delle vitamine idrosolubili e diversamente dalla maggior parte delle altre vitamine di questo tipo, viene immagazzinata principalmente nel fegato fino a quando non viene richiesta dall’organismo.

Questa vitamina è molto importante per il nostro organismo perché è coinvolta in processi fondamentali per la nostra sopravvivenza, per esempio:

  • È un cofattore essenziale per il funzionamento di enzimi che intervengono nel metabolismo degli amminoacidi, degli acidi nucleici e degli acidi grassi;
  • gioca un ruolo chiave nella formazione dei globuli rossi a livello del midollo osseo attraverso la regolazione della sintesi dell’emoglobina.
  • È necessaria al sistema nervoso centrale in quanto coinvolta nella costruzione della guaina mielinica che avvolge i nervi.

Dove possiamo trovarla?

La vitamina B12 in forma attiva, e quindi assorbibile dall’uomo, la troviamo solamente negli alimenti di origine animale come la carne e i suoi derivati, pesce e crostacei, uova e latte e derivati. Da questi alimenti la quantità di vitamina assorbita dal nostro corpo può variare dal 30% all’80% del contenuto totale e inoltre bisogna considerare che con la cottura se ne perde circa il 30%.

Un mito molto comune è che si possa ottenere la vitamina B12 da fonti vegetali come alcune alghe e lieviti ma anche alcuni cibi di origine orientale come il tempeh (derivato dai semi di soia) e la Kombucha (tè cinese). In realtà questi alimenti contengono composti analoghidella B12 ma in forma inattiva e che quindi non risultano assimilabili dal nostro organismo.

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